BN1 SYNC: tra innovazione e ambizioni, il settore coiffure alla prova del cambiamento

Due giorni di interventi — il 5 e 6 ottobre 2025 —, networking e tecnologia per il mondo dei parrucchieri: con BN1 SYNC, BN1 ha messo in scena un appuntamento ambizioso nella cornice di Casa Gessi Milano. L’obiettivo dichiarato è “cambiare per sempre” il modo di fare impresa nei saloni di bellezza, ma l’iniziativa solleva anche domande importanti sulla reale capacità del comparto di assorbire un cambiamento così radicale. L’azienda, che punta a diventare leader nazionale nella consulenza per saloni, ha riunito oltre 250 partecipanti e più di 80 saloni da tutta Italia. Numeri che testimoniano l’interesse crescente per modelli gestionali più solidi, in un settore che oggi deve fare i conti con margini ridotti e concorrenza sempre più agguerrita.

Tecnologia e gestione: la scommessa digitale

Il cuore della manifestazione è stata la presentazione ufficiale di

“Luluu”, un assistente vocale basato su intelligenza artificiale,

progettato per supportare la gestione quotidiana dei saloni: dall’agenda vocale ai cruscotti in tempo reale, fino alla consulenza tecnica e all’ottimizzazione dei margini. Si tratta di uno strumento che promette di alleggerire la pressione gestionale dei titolari, ma che al tempo stesso potrebbe creare nuove dipendenze tecnologiche per le realtà meno strutturate.

«Vogliamo dimostrare che i saloni possono diventare vere aziende moderne e sostenibili», ha spiegato Samuel Milotic, CEO di BN1. Un messaggio che intercetta un’esigenza reale, ma che apre anche alla sfida della formazione e della digitalizzazione in un comparto dove non tutti i titolari hanno ancora accesso o dimestichezza con strumenti di questo tipo.

Strategia di crescita e concentrazione

Durante l’evento, BN1 ha condiviso casi studio di saloni già inseriti nella propria rete consulenziale e ha rilanciato un piano triennale con l’obiettivo di affiancare oltre 200 saloni entro il 2026. L’espansione prevede anche partnership con marchi di rilievo del settore come L’Oréal, ghd e Maletti.

L’ambizione di creare un “ecosistema unico” — che integri formazione, analisi dati e gestione manageriale — rappresenta un cambio di passo importante in un mercato ancora molto frammentato. Allo stesso tempo, questa visione solleva interrogativi sulla standardizzazione di un settore che ha sempre valorizzato la creatività e l’identità locale dei saloni.

Opportunità e rischi per il comparto

BN1 SYNC evidenzia un nodo centrale: la necessità di un’evoluzione strutturale per un comparto professionale spesso poco valorizzato dal punto di vista manageriale. L’innovazione tecnologica e la consulenza integrata potrebbero rappresentare una risposta per molti saloni in difficoltà, ma non tutte le realtà avranno la stessa capacità di adattamento.

L’appuntamento di Milano ha mostrato un settore in fermento, pronto a interrogarsi sul proprio futuro. Se BN1 riuscirà a imporsi come catalizzatore di questa trasformazione o se la sua proposta resterà riservata alle realtà più strutturate, sarà chiaro solo nei prossimi anni. Una cosa, però, è certa: il dibattito su come “fare impresa” nei saloni è ormai aperto.

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