Antoinette Beenders – Vicepresidente Senior Global Artistry, Aveda ci parla del suo rapporto professionale con l’Intelligenza Artificiale. ecco cosa ne è emerso.
1. In che modo pensi che l’intelligenza artificiale possa supportare la creatività di un parrucchiere senza compromettere le abilità manuali e artistiche? Come può questa tecnologia valorizzare il lavoro dell’hairstylist invece di sostituirlo?
R: L’intelligenza artificiale può essere uno strumento prezioso a supporto del processo creativo di un parrucchiere, senza sostituire le competenze manuali. Ad esempio, può analizzare le tendenze attuali e suggerire stili personalizzati in base al tipo di capello e alle preferenze del cliente. Queste informazioni possono ispirare il parrucchiere, permettendogli di concentrarsi sull’affinamento delle tecniche e sull’espressione della propria arte. Inoltre, l’IA può simulare i risultati prima dell’applicazione reale, offrendo un riferimento visivo che funge da punto di partenza per la creatività.
2. In che modo l’intelligenza artificiale può personalizzare l’esperienza di ogni cliente, migliorando il risultato finale senza compromettere l’arte del design dei capelli? Pensi che possa suggerire idee nuove che il parrucchiere non avrebbe considerato?
R: L’intelligenza artificiale può rendere l’esperienza del cliente ancora più personalizzata raccogliendo dati da visite precedenti, preferenze e feedback. Questo consente di fare raccomandazioni su misura, magari suggerendo colori o stili adatti alla forma del viso o allo stile di vita della persona. Ne risulta un’esperienza più soddisfacente per il cliente e un’occasione per il parrucchiere di esplorare opzioni innovative che altrimenti potrebbe non prendere in considerazione.
3. Pensi che l’intelligenza artificiale possa diventare una vera fonte di ispirazione per i parrucchieri, aiutandoli a esplorare stili e tendenze in modo innovativo, pur mantenendo un approccio umano e creativo?
R: Sì, credo che l’IA possa rappresentare una fonte d’ispirazione innovativa, grazie alla sua capacità di evolversi costantemente e analizzare tendenze provenienti da fonti diverse. Può aiutare i parrucchieri a rimanere sempre aggiornati, offrendo spunti su nuovi stili, materiali e tecniche. Questo supporto favorisce decisioni più informate e creative, colmando il divario tra visione artistica e tendenze contemporanee, senza mai rinunciare al tocco personale dell’hairstylist.
4. Quali sono state le principali fonti d’ispirazione per la tua nuova collezione? C’è un elemento ricorrente nei nuovi look che hai creato?
R: La mia ultima collezione, ASTRAL, è ispirata all’intelligenza artificiale e all’enigmatico mondo delle esperienze extracorporee. Con l’obiettivo audace di ridefinire i confini del design dei capelli, ho voluto fondere arte d’avanguardia e tecnologia. Ho utilizzato immagini generate dall’IA per ogni aspetto della collezione, ad eccezione dei volti e dei capelli delle modelle, in collaborazione con l’artista multidisciplinare Ed Maximus.
ASTRAL rappresenta un’evoluzione naturale del mio lavoro precedente, portando la tecnica ridge, che avevo sviluppato per una sfilata di alta moda, a un nuovo livello. Ho cercato di trascendere il design tradizionale dei capelli, proiettando le mie creazioni in una dimensione alternativa, con un forte focus sull’effetto tridimensionale. La mia visione si ispira all’estetica dell’architettura curvilinea, catturandone le linee morbide e fluide, dando vita a una collezione straordinaria e ultraterrena.
5. Come è cambiato nel tempo il tuo approccio alla creazione di una collezione capelli? Hai utilizzato nuove tecnologie o metodi innovativi per la tua ultima collezione?
R: Nel corso degli anni, il mio approccio alla creazione delle collezioni si è evoluto integrando sempre di più la tecnologia. Oggi, grazie a strumenti avanzati come le analisi predittive basate sull’IA, posso visualizzare e sperimentare stili complessi prima della realizzazione. Questa integrazione tecnologica consente una prototipazione più efficiente e una comprensione più profonda dell’evoluzione delle tendenze, ottimizzando il processo creativo e migliorando la qualità complessiva.
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