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Italia in zona arancione: parrucchieri ed estetiste riaprono

Essenziali e sicuri, ecco perché i parrucchieri e i centri estetici devono restare aperti anche in zona rossa, anche per arginare il triste fenomeno del lavoro nero.  Anche Cosmetica Italia ribadisce questa  necessità sostenuta anche da diversi esponenti politici – di consentire l’apertura di parrucchieri ed estetisti in zona rossa.

«Sono numerose le testimonianze di cittadine e cittadini che oggi attendevano con ansia la riapertura di acconciatori ed estetisti nelle zone che hanno ottenuto il passaggio alla fascia arancione. La grande fiducia che le persone ripongono in queste figure professionali (in totale 263.000 addetti per un totale di 130.000 attività in Italia), che fin dallo scorso anno hanno agito nel rispetto della sicurezza grazie all’implementazione delle già severe norme igienico-sanitarie normalmente applicate con protocolli anti-Covid-19 aggiuntivi e il contingentamento degli ingressi, gestiti su appuntamento, è supportata dall’assenza di casi di focolai registrati in questi ambienti», dichiara Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia. L’eliminazione della restrizione e l’apertura di queste attività, non fruibili diversamente in quanto direttamente legate al lavoro degli artigiani che le portano avanti, garantirebbe un presidio sicuro contro l’esercizio abusivo della professione, fenomeno stimolato dalle chiusure imposte a seguito del Dpcm del 2 marzo 2021. «Condividendo con le istituzioni l’obiettivo della salvaguardia della salute pubblica, l’auspicio è che si possa riattivare un tavolo istituzionale che comprenda Cosmetica Italia, le associazioni datoriali rappresentative del comparto artigianale del benessere, Governo e Regioni al fine di promuovere un confronto trasparente su eventuali criticità nell’ambito delle attività del settore, verificare se sussista la necessità di revisione o rafforzamento del protocollo di sicurezza attualmente in vigore, per garantire una stabile riapertura di saloni di acconciatura e centri estetici su tutto il territorio nazionale», conclude il presidente Ancorotti.

 

Ipotesi di chiusura degli acconciatori in zona rossa, tutta la preoccupazione della categoria e di Cosmetica Italia

Mario Draghi, presidente del consiglio

Nuove tensioni per la categoria degli acconciatori. L’ipotesi che si ventila dalle indiscrezioni della bozza del nuovo e primo DPCM di Draghi vede la chiusura dei parrucchieri in zona rossa. Cosmetica Italia, Associazione nazionale imprese cosmetiche, esprime forte preoccupazione per l’ipotesi di una nuova chiusura dei saloni di acconciatura. Infatti secondo la bozza del nuovo DPCM che sta circolando in queste ore la misura è inclusa tra i nuovi provvedimenti in fase di valutazione da parte del Governo per limitare il diffondersi del contagio.

Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia

«Con sorpresa – commenta Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia – apprendiamo l’intenzione di compiere un passo indietro rispetto alla decisione che ha portato, il 18 maggio del 2020, a riaprire i saloni di acconciatura e i centri estetici. Questi esercizi, infatti, sono stati considerati sicuri in quanto non presentano rischi di assembramento grazie al contingentamento degli ingressi, fissati su appuntamento, e all’implementazione dei severi protocolli e delle misure igienico-sanitarie anti-contagio, a completamento di altrettanto rigorose norme già abitualmente applicate a tutela della salute e della sicurezza di operatori e di clienti. Auspichiamo quindi un ripensamento del Governo in vista della stesura del testo definitivo del DPCM che entrerà in vigore il prossimo 6 marzo.