La colorazione e il make up si rincorrono anche nel modo di rapportarsi alla donna. Il makeup artist infatti riesce a costruire una relazione di vicinanza con la cliente, un rapporto di fiducia derivato soprattutto dalla capacità di parlarle e capire quali sono i suoi desideri, attitudine che spesso è stata estranea al colorista a causa della maggiore difficoltà di approccio alla sua materia e, banalmente, al fatto che nella gran parte dei casi lavora alle sue spalle.

La direzione che si sta percorrendo è quella di una sempre maggiore trasparenza, di svelare il servizio tecnico in modo che non sia più un momento misterioso, ma un incontro, durante il quale il parrucchiere si fa raccontare quali sono desideri della cliente, come vorrebbe che il suo look si trasformasse e le spiega quali saranno le sue azioni, i passaggi, le tecniche per soddisfare i suoi desideri.

Le racconterà quali passaggi sono necessari per armonizzare un viso allungato, quali per esaltare gli occhi, per correggere un riflesso indesiderato o aumentare la lucentezza della chioma. Il modo di esprimersi, il vocabolario mutuato dal makeup artist, permettono una più facile spiegazione dei prodotti e delle tecniche: Smartbond che prepara la fibra, protegge e permette una migliore performance come fa il primer; il SelfieColor, servizio che illumina, grazie alla colorazione tono su tono, come un highliter; ColorCorrection che permette di spegnere i riflessi indesiderati, di illuminare e scolpire come una facepalette con correttori e fondotinta che migliorano il tono della pelle; Colorfulhair come una facepalette, eyeshadow palette, ombretti dai colori sempre nuovi ogni stagione che possono essere applicati da soli o mixati fra di loro.

#Haircoloristhenewmakeup più che uno slogan è una tendenza, un processo di evoluzione del rapporto fra donna e colorista, un modo giocoso di intendere il colore come solo una donna che è sicura di essere nelle mani giuste di un professionista, può fare.