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Mirela Zen, quando il colore è una sfumatura dell’anima

Mirela Zen, Color Ambassador Davines

Colorist potente. Mirela cattura e inventa. Dal 2018 entra nel mondo Davines , in un anno si aggiudica il primo premio al Wordwide Hair Tour 2019 diventando Davines Colour Ambassador. Tanti gli show personali di successo, l’ultimo, ad OnBeauty by Cosmoprof 2021. Mirela sarà presente on stage al prossimo Davines World Wide Hair Tour 2022, a Parma dal 4 al 7 Giugno.

Cos’è per te il colore Mirela? È un richiamo attrattivo, una passione che sento mia, mi affascina la pittura dei quadri e desidero scoprirne l’essenza. Il colore, nella mia vita e nella mia professione, diventa esperienziale perché è intenso, trattato come capacità di regalare novità, armonia ed eleganza. È vivo, stimola emozioni e suscita la scintilla dell’immaginazione. Catturo e invento. Uso il colore in una modalità inedita, accattivante e per certi versi sensoriale, e così la colorazione diviene uno strumento avvincente capace di innescare una risposta emotiva legata ai ricordi ed alle esperienze, lasciando un’impressine duratura, e coinvolgente.

 Cosa ti conquista di più dei colori? Scoprire ogni giorno la loro versatile armonia. Studio costantemente come inserirli in equilibrio fra loro, dare vita ad un insieme, un risultato delicato, elegante, nulla di gridato, anche adoperando tonalità piene, fantasiose cerco sempre di creare un risultato “naturale”. Attraverso la tecnologia delle nuove colorazioni riesco a ricreare la tonalità giusta che sta bene. Ma ricordiamo che non lavoriamo su una tela bianca e ogni capello ha una sua “risposta” è per questo che ci deve essere competenza alta.

Alcuni sono spaventati da queste colorazioni originali, perché?

Tanti clienti, ma anche colorist si spaventano, e così alcune nuance sono escluse a priori. È nostro compito far capire che nella giusta tonalità tutto si armonizza e diventa elegante. Nulla di pacchiano.

Come studi il colore giusto su un cliente?

Parto dall’armocromia, valuto i colori e stile personali. Non c’è tendenza che possa andare bene per tutti, ma noi professionisti dobbiamo far emergere il meglio dalla persona, non stravolgerla, proporre in punta di piedi. In questo studio gioca un ruolo fondamentale l’istinto. A volte un taglio o un colore possono spingere a un cambiamento. C’è magia.

Cosa fa di un colorist, un bravo colorist?

La competenza deve essere accompagnata da una buona dose di energia e aspirare a un risultato eccellente, non accontentarsi. Dare il massimo di te, di aprirsi a nuove miscele, uscire dagli schemi, osare un po’ di più. In fase di education dico ai miei colleghi di far buon uso di quella vocina interna che ti parla… accontentarsi ci fa stare fermi. Per crescere bisogna mettersi in gioco 100%.